venerdì 27 marzo 2009

Pandemia influenzale 2009 - Aggiornamento settimana 13

Durante l'ultima settimana sono stati portati a conoscenza dell'opinione pubblica, attraverso una puntuale copertura giornalistica, diversi casi umani (sospetti e probabili) di influenza aviaria H5N1 in vari Paesi del mondo: In Egitto, almeno due casi di cui uno confermato dall'OMS; in Vietnam, un caso sospetto non ancora confermato; soprattutto in Indonesia, dove il numero di pazienti con sospetta infezione da virus H5N1 continua ad aumentare. Nonostante ciò è dalla fine di gennaio che non si ha un aggiornamento da parte dell'OMS, mentre il Governo locale mantiene la promessa di non diffondere aggiornamenti ''caso-per-caso'' fatta circa un anno fa. Soltanto nell'ultima settimana si sono avuti un caso fatale pediatrico a Sumatra, almeno due casi epidemiologicamente connessi a Garut, Giava, e un altro a Indramayu, Giava Occidentale. Non si hanno al momento conferme ufficiali da parte delle autorità sanitarie nazionali. Intanto continua la diffusione su scala mondiale di una variante del virus umano influenzale A/(H1N1) resistente al farmaco di prima scelta per il trattamento e la profilassi dell'influenza Oseltamivir. Gli ultimi dati dicono che in Europa il 98% dei virus H1N1 isolati e sottoposti a test per la suscettibilità al farmaco hanno dimostrato di essere resistenti; mantengono tuttavia sensibilità allo Zanamivir e all'Amantadina. L'OMS ha ricevuto dati circa 1400 virus H1N1 isolati in varie parti del mondo: nel 95% dei casi i virus erano resistenti all'Oseltamivir. L'anno scorso per esempio l'Italia aveva registrato una incidenza pari all'1% di ceppi resistenti, mentre quest'anno tutti i virus H1N1 isolati possedevano una particolare mutazione (H274Y) in grado di rendere praticamente inutilizzabile l'Oseltamivir per il trattamento dell'influenza causata da questo sottotipo virale.

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domenica 22 marzo 2009

Pandemia influenzale 2009 - Aggiornamento settimana 12

Questa settimana gli eventi più rilevanti collegati alla diffusione del virus dell'influenza aviaria A/H5N1 sono sicuramente quelli relativi ai nuovi casi umani scoperti in Egitto e Vietnam. In Egitto una donna di 38 anni della provincia di Asyut è stata ricoverata in ospedale dopo aver sviluppato i sintomi della malattia, presumibilmente contratta dagli animali che allevata; in Vietnam almeno due casi sono stati scoperti nella provincia di Dong Thap, nei pressi della città di Ho Chi Minh City: entrambi pazienti pediatrici di cui uno già deceduto. In Egitto tutti i piu' recenti casi umani hanno invece avuto esito favorevole. Focolai nel pollame continuano a essere individuati in Egitto, Vietnam, Indonesia, India (Bengala), Bangladesh. In Giappone il virus aviario A/H7N6 ha causato ingenti perdite agli allevatori ma fortunatamente nessuna infezione umana, almeno per il momento. Ricercatori italiani hanno pubblicato su PLOS uno studio sulle caratteristiche genetiche e filogenetiche dei virus influenzali aviari H5N1 isolati nel continente africani, specialmente in Egitto, Nigeria, Sudan, Costa d'Avorio, Niger, Camerun, Ghana. Un certo numero di virus isolati da animali infetti ha dimostrato di essere resistente agli antivirali adamantani, mentre continuano a essere sensibili ai più recenti Zanamivir e Oseltamivir. Un paio di virus isolati da pazienti egiziani hanno dimostrato di essere parzialmente resistenti all'Oseltamivir e leggermente meno suscettibili allo Zanamivir. Una caratteristica saliente dei virus influenzali africani è quella di discendere dalla linea evolutiva conosciuta come ''Lago Qinghai'' e di replicarsi efficacemente alle basse temperature, per esempio quelle presenti nel rinofaringe umano (mutazione E627K in PB2). I dati raccolti spaziano dal 2006 al 2008 e in molti casi si riferiscono a sequenze genomiche già da tempo depositate nelle librerie internazionali. L'EMEA infine, come risulta da un documento pubblicato sul sito web dell'agenzia, ha bocciato la richiesta di una casa farmaceutica per l'approvazione di un vaccino pre-pandemico basato su un virus H5N1 proveniente dal sud-est asiatico, frammentato e inattivato, con l'aggiunta di un componente '''immuno adiuvante'' perchè non in grado di stimolare nell'uomo una risposta immunologica sufficiente a raggiungere i limiti prefissati dall'agenzia di valutazione dei farmaci.

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lunedì 16 marzo 2009

Pandemia influenzale 2009 - Aggiornamento settimana 11

Nuovi casi umani di influenza aviaria H5N1 in Egitto: come per la maggior parte dei precedenti incidenti di questo tipo, anche questa volta si tratta di bambini anche molto piccoli, entrati presumibilmente in contatto con pollame infetto allevato in casa come fonte alimentare; il rappresentante OMS John Jabbour si è detto preoccupato per questo incremento nel numero di casi di infezione in età pediatrica, poichè segnala una diminuzione della percezione del rischio da parte della popolazione; l'Egitto, come molti altri paesi in via di sviluppo, è gravemente colpito dalla crisi economica globale e il pollame allevato dalle famiglie spesso rappresenta una delle poche fonti proteiche e economiche, alimentando un piccolo commercio locale. Le autorità non assegnano alle famiglie colpite nessun risarcimento per gli animali distrutti.
Altrove, in Germania si è segnalato un caso di infezione da H5N1 in una anatra selvatica appartenente a un gruppo di animali cacciati in gennaio. L'animale era stato raccolto in Baviera e in seguito non sono stati trovati altri uccelli infettati o deceduti.
Altri focolai epizootici nel pollame continuano ad essere identificati in Bangladesh e ad Hong Kong.
In Giappone il virus a bassa patogenicità A/H7N6 ha causato la distruzione di altri centomila capi di pollame nella prefettura di Aichi.
Per quanto riguarda la sorveglianza per l'individuazione dei virus umani influenzali resistenti ai farmaci antivirali, questa settimana il centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC) e l'EISS nei loro rispettivi bollettini danno notizia dell'elevata percentuale di isolamenti virali appartenenti al sottotipo H1N1 non più suscettibili all'attività del farmaco Oseltamivir (circa il 98% del totale); questi virus rimangono sensibili all'attività dello Zanamivir e dei farmaci adamantani; per i virus H3N2, non si rileva resistenza nè allo Zanamivir nè all'Oseltamivir, mentre la resistenza agli adamantani riguarda il 100% degli isolamenti.

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giovedì 12 marzo 2009

H5N1 - Buon compleanno!

Oggi, 12 marzo 2009 il miglior blog di informazione sull' H5N1, compie 4 anni.
Il blog, che proprio come il temuto virus aviario si chiama H5N1, è stato creato da Crawford Kilian il 12 marzo 2005 e rappresenta una fonte costantemente aggiornata di notizie sui virus influenzali aviari, con oltre 100 link dedicati ai siti internet che in giro per il mondo si occupano dello stesso argomento (e con molto orgoglio posso dire che il link a PandemItalia non manca!).
Nel post che "Crof" ha pubblicato in merito alla ricorrenza c'è il link ai primi tre post pubblicati la mattina di quel lontano 12 marzo...
Congratulazioni a Crawford Kilian per il grande lavoro fatto fino a oggi e l'augurio di continuare così per altri 4 anni e oltre, sempre in assenza della temuta pandemia!

H5N1 - News anr Resources about Avian Flu

mercoledì 11 marzo 2009

Anche la Regione Toscana ha il proprio piano pandemico



Con Delibera 1198 del 29 dicembre 2008 la Regione Toscana ha approvato le
"Linee di indirizzo per la gestione della emergenza pandemica influenzale".
L'Italia sta "diventando verde"!
Mancano all'appello i piani pandemici di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia.
PS: non riesco a trovare il link al documento; attendo segnalazioni (anche attraverso lo strumento dei commenti)!

domenica 8 marzo 2009

A proposito di Svizzera


In relazione a quanto appena dichiarato.
Una prima versione del Piano Pandemico Svizzero era stata pubblicata nel luglio 2006.
Da fine febbraio 2009 è disponibile una nuova versione del Piano pandemico svizzero, rielaborato e aggiornato dal gruppo di lavoro extraparlamentare Influenza e dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). La nuova versione è disponibile nelle lingue tedesca e francese. Le versioni in italiano e in inglese saranno pubblicate nel mese di marzo.

La Svizzera... un passo avanti

In Svizzera l'Ufficio federale della sanità pubblica - UFSP - ha dedicato alla pandemia influenzale un bellissimo sito internet, un sito che, come scritto nella Home Page, spiega quali potrebbero essere le condizioni di vita quotidiane in caso di pandemia e permette a ognuno di:
- informarsi sulla possibile insorgenza di una pandemia influenzale
- capire le misure da rispettare
- far conoscere la situazione e discutere con le persone più prossime (familiari, colleghi di lavoro, vicini) i comportamenti da assumere e l'impegno di solidarietà da fornire insieme.
Un sito divulgativo dunque, finalizzato a dare corrette informazioni alla popolazione.
La Svizzera, così come la Francia e altri Paesi a noi vicini, stanno dando all'Italia una dimostrazione di buon senso e serietà. L'occorrenza di una pandemia influenzale è un evento che, qualora si verificasse, avrebbe la potenzialità di mettere in ginocchio il mondo intero. Prepararsi bene è l'unica possibilità che abbiamo per sperare di attraversare dignitosamente una così importante emergenza.
Le notizie di questi giorni relative alle azioni comunicative messe in campo dalla Svizzera e le considerazioni etiche promosse dal Comitato Consultivo Nazionale per l'Etica, relative alla priorità d'accesso a vaccini e farmaci antivirali, mi fanno sempre più preoccupare dell'indifferenza italiana nei confronti dell'emergenza costituita da una possibile futura pandemia influenzale.

Pandemia influenzale 2009 - Aggiornamento settimana 10

Continua l'attività epizootica di influenza aviaria in varie parti dell'Asia e dell'Europa, dovuta a differenti sottotipi virali. Mentre l'OMS ha aggiornato su un nuovo caso umano di infezione da H5N1 in Egitto, per l'Indonesia sono disponibili soltanto le notizie - a volte confuse - provenienti da vari siti internet di quotidiani e televisioni locali: nonostante questo black-out di conferme ufficiali è possibile farsi un'idea della situazione che sta vivendo l'arcipelago indonesiano durante questi primi mesi del 2009. La stagione invernale - ben diversa ovviamente da quella alle nostre latitudini - porta ogni anno all'emersioni di numerosi casi umani specialmente nell'area occidentale dell'isola di Giava (provincie di Tangerang, Grande Giacarta per esempio); ad oggi si ha notizia di almeno quattro casi confermati da analisi di laboratorio, tutti fatali. Dozzine di casi sospetti vengono costantemente monitorati dai media locali e dai blog e siti specializzati; tuttavia, resta preoccupante il silenzio delle organizzazioni internazionali sulla situazione reale del paese con il piu' alto numero di casi umani fatali del mondo e un tasso di mortalità per H5N1 che supera l'ottanta per cento dei casi. In Giappone si segue l'evoluzione di una epizoosi da virus influenzale a bassa patogenicità A/H7N6, mentre in Gran Bretagna è stato isolato il virus H6N1 nell'East Anglia. In Repubblica Ceca invece si osserva l'isolamento del virus H7N9 a bassa patogenicità, mentre in India, Vietnam e Hong Kong continuano a circolare i virus H5N1. Per quanto riguarda la ricerca scientifica, questa settimana il Journal of American Medical Association (JAMA) e il New England Journal of Medicine (NEJM) si occupano, con vari articoli e commenti, del fenomeno della circolazione di una variante drift del virus influenzale umano A/(H1N1) resistente al farmaco antivirale piu' usato, l'Oseltamivir.

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lunedì 2 marzo 2009

Ontario: Prepararsi ad una pandemia influenzale


L'Ontario in cartolina è un posto meraviglioso!
Ma quello che a me piace di più dell'Ontario è la serietà nel pianificare la preparazione e la risposta ad una pandemia influenzale.

Pandemia influenzale 2009 - Aggiornamento settimana 9

Questa settimana appare evidente una accresciuta attività epizootica in varie parti dell'Asia e Europa: infezioni da virus influenzali aviari sono stati individuate in capi di pollame allevati in Vietnam (H5N1), Indonesia (H5N1), Laos (H5N1), Repubblica Ceca (H7), Bangladesh (H5N1), India (H5N1), Giappone (H7) e Regno Unito (non H5 e H7). Casi umani sospetti continuano ad essere registrati in Indonesia, anche se mancano ancora conferme ufficiali da parte del Ministero della Sanità e soprattutto dell'OMS. Impressione ha fatto l'incidente accaduto in un laboratorio in Repubblica Ceca dove un vaccino umano stagionale contaminato dal virus H5N1 ha messo in pericolo la salute dei lavoratori (leggi qui); la vicenda si complica di giorno in giorno con nuovi particolari e impone una revisione delle misure di controllo sui laboratori che manipolano agenti patogeni potenzialmente in grado di causare epidemie di grave entità. La ricerca ha offerto nuove speranze per possibili trattamenti contro l'influenza, specialmente in caso una pandemia dovesse materializzarsi, anche se non è chiaro quanti anni saranno necessari per ottenere i farmaci sperati: un gruppo di lavoro di Harvard Medical School ha individuato in alcuni anticorpi monoclonali una potenziale terapia ad ampio spettro (leggi qui), mentre una casa farmaceutica giapponese ha in programma di commercializzare una versione di farmaco antivirale in grado di neutralizzare anche virus resistenti agli attuali farmaci disponibili (leggi qui).

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