sabato 25 ottobre 2008

Fabriano - Campagna anti-influenzale 2008/2009

Il Servizio Igiene e Sanità Pubblica di Fabriano è il Servizio in cui il sottoscritto lavora.
La stagione influenzale è alle porte e lavorare per migliorare le coperture vaccinali relative alla vaccinazione anti-influenzale è un nostro obiettivo prioritario.
Rispetto al target del 75% di copertura vaccinale negli ultrasessantacinquenni i dati di Fabriano non sono ancora soddisfacenti (57% nel 2006/2007; 61,5% nel 2007/2008) e quest'anno faremo il massimo per arrivare almeno al 65-70%. In particolare stiamo dedicando molta attenzione agli aspetti comunicativi.
Abbiamo organizzato una campagna informativa dedicata agli operatori sanitari; una campagna informativa dedicata alla popolazione generale; abbiamo costruito un'allenza con il locale Centro Anti Diabete; abbiamo cercato di migliorare i rapporti con i Medici di Medicina Generale, responsabili della somministrazione del maggior numero di dosi di vaccino. Inoltre, tra le varie altre attività, abbiamo organizzato una giornata informativa e comunicativa sull'influenza stagionale e sull'importanza della vaccinazione per prevenirla, prevista per domani, sabato 25 ottobre (in collaborazione con Unità Operative Ospedaliere, Territoriali, Medici di Base e Pediatri). Per l'occasione avremo il prezioso aiuto della Protezione Civile, che allestirà un punto informativo in Piazza del Comune, dalle ore 10 alle ore 19, nel quale saranno distribuiti volantini e brochures (sulla vaccinazione anti-influenzale; sull'importanza del lavaggio delle mani per prevenire la diffusione dell'influenza; sulla corretta informazione in merito ai virus influenzali circolanti).
Appuntamento a domani - Fabriano, Piazza del Comune - e a marzo 2009, con il resoconto delle attività implementate e i dati di copertura vaccinale raggiunta, sperando in bene!

Immigrati e pandemia influenzale

Il Centro Studi per i Migranti e i Rifugiati e l'Organizzazione Internazionale per i Migranti (IOM) hanno pubblicato un report sulle cure sanitarie primarie ai rifugiati sudanesi e alle comunità migranti del Cairo, con particolare riferimento alla preparazione ad una pandemia influenzale. In Egitto il grande afflusso di migranti dai paesi africani ha portato alla creazione di ampie comunità di persone che vivono in condizioni di estrema povertà e privazione, le cui condizioni sarebbero pesantemente peggiorate se un virus influenzale con caratteristiche pandemiche si sviluppasse al loro interno (leggi l'articolo pubblicato da IRIN).

Un plauso all’iniziativa, specie se queste evidenze avranno delle ripercussioni pratiche sulle politiche sanitarie egiziane.
Colgo l’occasione per ricordare come anche il Piano Nazionale di Preparazione e Risposta ad una Pandemia Influenzale risulti privo di strategie per ridurre l’impatto che una pandemia influenzale avrebbe sulla popolazione straniera, sugli stranieri residenti, sulle popolazioni migranti e gli stranieri senza regolare permesso di soggiorno.
In assenza di pianificazione mirata ci sono i presupposti per ritenere che, non solo nei Paesi africani ma anche nelle più ricche Nazioni occidentali, gli stranieri pagherebbero le peggiori conseguenze dall’impatto di una pandemia influenzale.

One World, One Health: A Strategic Framework for Reducing Risks of Infectious Diseases at the Animal–Human–Ecosystems Interface


Questo fine settimana si tiene in Egitto un meeting internazionale per fare il punto sulla situazione panzootica, epidemiologica e sulla preparazione pandemica dopo l'emersione del virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità A/H5N1 nel 2003 (leggi qui).
Durante il meeting sarà presentato il documento dal titolo "A Strategic Framework for Reducing Risks of Infectious Diseases at the Animal–Human–Ecosystems Interface" attraverso il quale si tenterà di tracciare la strada a un nuovo approccio interistituzionale per il controllo e la prevenzione dell'influenza aviaria, nel tentativo di unificare gli sforzi che si stanno conducendo nel settore veterinario e medico, perchè sia la salute animale che quella umana sono collegati da un unico filo: le cosiddette malattie emergenti, per la maggior parte di origine animale.
Nei giorni precedenti questo meeting il coordinatore delle Nazioni Unite David Nabarro ha presenziato a una conferenza stampa nella quale ha sottolineato che - sebbene il numero di casi umani e di nuovi focolai epizootici, nei tre continenti nei quali si è diffusa la panzoosi di H5N1, si siano notevolmente ridotti rispetto a un paio di anni fa - nulla fa credere che il rischio di una pandemia globale di influenza sia diminuito (leggi qui). La continua circolazione del virus H5N1, nelle sue innumerevoli varianti, e di altri sottotipi potenzialmente pericolosi (come gli A/H7 e A/H9) non possono fare scendere il livello di sorveglianza. Inoltre nonostante un gran numero di paesi nel mondo abbiano elaborato piani per il controllo di una pandemia influenzale, ben pochi hanno condotto test e simulazioni per verificarne l'operatività durante una situazione di crisi.
Sullo stesso argomento, anche il rapporto dello STEPS; EurekAlert (Nuovo approccio alla Pandemia influenzale); Reuters; International Herald Tribune.

venerdì 24 ottobre 2008

Asse del male? No vaccino!

Il CIDRAP riporta le notizie e le reazioni alla scoperta di un provvedimento legislativo USA che impone il bando all'esportazione di vaccini (compresi quelli prepandemici e pandemici) verso i cosiddetti paesi dell'Asse del Male, Iran, Cuba, Siria per esempio (leggi qui). In questo modo di pongono restrizioni a farmaci salvavita che nulla hanno a che vedere con le posizioni politiche dei singoli paesi e soprattutto con la popolazione degli stessi.

H5N1 Update - Settimana 43

INFLUENZA AVIARIA NELL'AVIFAUNA SELVATICA, HONG KONG - Un uccello selvatico è stato rinvenuto morto in un'area della regione amministrativa speciale cinese di Hong Kong. I test hanno dimostrato che la morte è stata causata dal virus A/H5N1 (leggi qui).

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, BANGLADESH - Un nuovo focolaio epizootico è stato identificato in un allevamento di pollame in una zona occidentale del paese, secondo quanto riporta la stampa locale (leggi qui). Il virus H5N1 - responsabile di quest'ultima epizoosi - ha causato gravi danni al settore avicolo che ha un ruolo centrale nell'economia di questo paese, soprattutto durante le estese epidemie verificatesi nei primi mesi del 2008.

Aggiornamento sull'influenza stagionale

Il sistema di sorveglianza europeo per l'influenza (EISS) ha pubblicato il suo secondo aggiornamento sulla situazione epidemiologica-virologica in Europa per la settimana 42 del 2008 (leggi qui): nelle ultime tre settimane sono stati isolati complessivamente 22 virus influenzali di cui 11 di tipo A (non ulteriormente sottotipizzati), tre A(H1), cinque A(H3) e tre B. La sorveglianza epidemioglica indica un basso livello di attività per le infezioni di tipo influenzale (ILI, influenza-like illness).
Nel frattempo su Eurosurveillance è disponibile un numero monografico sulla vaccinazione influenzale, la sua efficacia, la copertura della popolazione e sulle prospettive future. In particolare un articolo fa il punto su un progetto per valutare l'efficacia del vaccino nella riduzione dei casi di malattia confermata da test di laboratorio (leggi qui). A questo fine, durante la prossima stagione epidemica in Europa, alcuni paesi metteranno in atto una serie di interventi per valutare la correlazione fra popolazione vaccinata e casi di influenza.

sabato 18 ottobre 2008

Do Not Disturb!


Come annunciato ieri è in corso, da parte dell'OMS la revisione delle linee guida per la pianificazione delle azioni di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale.
PandemItalia ha ricevuto il draft del documento OMS.
Nei prossimi giorni saremo intensamente impegnati nella valutazione di tale documento. C'è anche la possibilità di inviare delle indicazioni all'OMS e di certo, qualora riterremo opportuno, non ci faremo scappare questa possibilità. Un sincero plauso all'OMS per lo sforzo di condivisione che sta facendo.
Dunque cominciamo a lavorare... si prega di non disturbare!

Documenti sulla preparazione alla pandemia influenzale

Ecco le ultime notizie in tema di "pandemic preparedness".
Un rapporto sullo stato di avanzamento dei piani di preparazione pandemica è stato pubblicato a cura del Coordinamento dell'ONU per l'influenza.
Negli USA il CIDRAP ha pubblicato un resoconto di un documento stilato dall'Associazione dei Governatori degli Stati Uniti . I Governatori lamentano la mancanza di dettagliate linee guida per la chiusura e riapertura delle scuole, la sistemazione degli studenti universitari quando questi siano impossibilitati a ritornare presso il luogo di residenza a causa della chiusura dei confini interstatali. Altri problemi riguardano l'allocazione delle risorse farmaceutiche, la pianificazione dei trasporti dei beni di prima necessità, l'educazione della popolazione e dei lavoratori.
Sempre negli USA uno studio condotto prendendo come modello lo stato americano della Georgia (leggi qui) ha mostrato come sia possibile determinare una corretta distribuzione di beni di prima necessità e alimentari in una situazione di emergenza o di pandemia influenzale, combinata con l'andamento delle chiusure delle scuole a scopo di quarantena.
Infine Bloomberg ha pubblicato un articolo nel quale si illustrano le previsioni della Banca Mondiale sulle ricadute economiche di una possibile pandemia globale di influenza (leggi qui). Nonostante i dati diffusi dalla WB siano ottimistici, la stima è che in seguito alla dichiarazione di inizio pandemia una immediata e pesante recessione economica si verificherà, anche soltanto a causa delle restrizioni ai movimenti di persone e merci, delle misure di quarantena, del blocco delle attività economiche, industriali e finanziarie dovute al timore della popolazione di uscire di casa.

H5N1 Update - Settimana 42

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, THAILANDIA - Una ricerca su Emerging Infectious Diseases analizza i dati di sorveglianza virologica per il virus H5N1 in alcuni mercati di animali vivi in Thailandia durante il periodo 2006/2007. I virus isolati non hanno dimostrato maggiore affinità per le cellule dell'epitelio respiratorio umano e sostanzialmente hanno mantenuto le caratteristiche di virus aviari, sono risultati sensibili all'attività inibitoria dell'Oseltamivir (farmaco di prima scelta per il trattamento dell'influenza).

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME E NEGLI ANIMALI SELVATICI, RICERCA - Elsevier ha pubblicato uno studio (leggi qui) sulle caratteristiche della proteina di superficie dell'influenza emagglutinina per quanto riguarda i più recenti isolamenti virali appartenenti alla linea evolutiva conosciuta come clade 2.2. I ricercatori hanno creato dei virus ibridi contenenti alcune porzioni dei virus H3N2 e H2N2 (che causarono le passate pandemie del 1968 e 1957 rispettivamente e di origine aviaria/umana) inserite all'interno del virus H5N1. Il risultato è stato che quest'ultimo rapidamente ha acquisito la capacità di legarsi alle cellule dell'epitelio respiratorio umano, rispetto ai virus isolati negli anni precedenti.

INFLUENZA AVIARIA NEI VOLATILI NON SELVATICI, GERMANIA - Rapporto immediato all'OIE, influenza aviaria a bassa patogenicità A/H5N3 a Lispia (Sassonia). Su 354 animali suscettibili in uno zoo cittadino, 110 sono stati distrutti. I casi di malattia sono stati 3: una oca e 2 anatre.

INFLUENZA AVIARIA NEI VOLATILI NON DOMESTICI, HONG KONG - Il dipartimento dell'agricultura della regione amministrativa cinese di Hong Kong ha diramato un comunicato riguardo il rinvenimento della carcassa di un uccello poi risultato positivo al virus A/H5. Ulteriori analisi sono in corso per determinare l'esatta appartenenza subtipica del virus.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, RUSSIA - Rapporto finale all'OIE. Nessun nuovo focolaio epizootico nel pollame domestico negli ultimi mesi.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME E NELL'UOMO, RICERCA - Su Eurosurveillance è apparso un articolo redatto da ricercatori nigeriani a proposito delle recenti epizoosi di influenza A/H5N1 in vari stati del paese africano (leggi qui). Sebbene la circolazione virale nel pollame sembri ridotta rispetto a un paio di anni fa, la situazione socio-economica è tale da rendere molto probabile in futuro la ricorrenza di nuovi focolai: la maggior parte del pollame viene venduto vivo e l'allevamento avicolo rappresenta un settore chiave dell'economia nigeriana. L'arrivo del virus H5N1 in Nigeria è probabilmente dovuto al movimento migratorio degli uccelli selvatici, e secondo gli estensori dello studio, una sorveglianza veterinaria nei paesi circostanti e in quelli di partenza degli animali migratori potrebbe essere necessaria per individuare precocemente la re-introduzione del virus in aree apparentemente libere da infezione, come l'Europa o il Nord America. Degli oltre trecento campioni biologici provenienti da esseri umani - contatti dell'unico caso confermato del Paese e di lavoratori del settore avicolo - nessuno ha dimostrato positività ai test di microneutralizzazione del virus H5N1 nonostante la probabile esposizione ad animali infetti. Analoghi risultati erano emersi da uno studio in Cambogia, dove nonostante l'estesa presenza di pollame infetto e la mancanza di igiene, nessun campione fra quelli prelevati dai residenti risultò positivo. Cosa che potrebbe spiegarsi nell'inefficiente trasmissione animale-uomo del virus o dalla particolare natura della risposta immunitaria dell'organismo umano all'infezione da H5N1.

venerdì 17 ottobre 2008

WHO Guidance on Pandemic Influenza Preparedness and Response


WHO Guidance on Pandemic Influenza Preparedness and Response... ovvero la revisione in corso del documento che l'OMS pubblicò nel 2005 e che promosse la pianificazione della preparazione alla pandemia influenzale nel mondo.
Era necessaria una revisione e l'OMS sta lavorando su questo.
Tutti gli interessati che volessero ricevere il draft del documento possono farlo richiedendolo a questo indirizzo e-mail: WHOInfluenza@who.int
Per saperne di più, leggere qui.

mercoledì 15 ottobre 2008

Global Handwashing Day!



Oggi è una giornata importante!

La giornata mondiale del lavaggio delle mani.

Invito caldamente a visitare il sito ufficiale dell'iniziativa e mi auguro che questo post possa contribuire alla riflessione, non solo tra i singoli cittadini, ma anche tra gli operatori sanitari: decenni di scoperte, ricerche, avanzamento scientifico su tutti i fronti per scoprire, poi, che il semplice lavaggio delle mani è più efficace di molti altri interventi nel prevenire la diffusione di molte infezioni (non solo l'influenza). Ma, come direbbe il mio Professore, Marcello D'Errico, a distanza di decine e decine di anni da Semmelweis stiamo qui a dirci sempre le stesse cose: il lavaggio delle mani è fondamentale... evidentemente a distanza di molti anni è ancora un messaggio poco chiaro nella mente delle persone e, purtroppo anche in quella degli operatori sanitari.

martedì 14 ottobre 2008

Tre anni fa...



Esattamente tre anni fa l'OMS pubblicava il documento denominato "Dieci cose che devi sapere sulla pandemia influenzale".
Il documento è vecchio, superato e necessita, evidentemente, di un aggiornamento. Ma l'OMS (WHO) non ha ritenuto necessario un tale "sforzo". Eppure ne sono successe di cose in questi tre anni. Di certo il numero di casi umani di H5N1 sono notevolmente aumentati rispetto al 2005. Ma il valore fondamentale che l'aggiornamento di un simile documento potrebbe avere sta nel dare un altro "scossone", un ulteriore "giro di ruota" ad una situazione mondiale che rischia di cristallizzarsi su di un non soddisfacente livello di preparazione ad una pandemia influenzale.

Oggi, per onorare la ricorrenza, invierò una e-mail ad alcuni dei più noti bloggers mondiali che si occupano di pandemia influenzale (Effect Measure, Fluwiki, H5N1, Bird Flu Journey, The coming influenza pandemic?, A Time's Memory), chiedendo loro di commentare quale sia il personale pensiero a riguardo... in fiduciosa attesa di una loro reazione.

domenica 12 ottobre 2008

Influenza stagionale e correttezza dell'informazione

Abbiamo già trattato l'argomento (leggi qui e qui) ma ci sembra opportuno tornare sulla notizia per promuovere una corretta informazione e dissipare ogni dubbio residuo: non ci sono motivazioni scientifiche che spingano a ritenere la stagione influenzale imminente come più pesante delle precedenti.
L'OMS, valutando la scorretta informazione promulgata dai mass media ha tenuto una conferenza stampa virtuale, presente il professor Keiji Fukuda, per dissipare i rumori e le voci su una possibile prossima stagione influenzale più grave del normale (leggi qui). Secondo Fukuda, al momento, non c'è alcuna ragione scientifica - sulla base dei dati disponibili riguardo le caratteristiche genetiche e antigeniche dei virus circolanti e sulla base delle osservazioni epidemiologiche effettuate durante la stagione invernale appena conclusa nell'emisfero meridionale - per ritenere la imminente stagione epidemica in Europa e Nord America più grave di quella passata.

West Nile Disease in Italia - Aggiornamento

Su Eurosurveillance è stata pubblicata una comunicazione da parte dell'equipe di esperti italiani che ha scoperto il primo caso umano di West Nile Fever nel nostro Paese. Dopo che il virus dell'encefalite equina ha cominciato a diffondersi in alcuni allevamenti emiliano-romagnoli, è scattata una sorveglianza per le encefalomieliti umane per la individuazione precoce di possibili casi. Una donna ultraottantenne è stata ricoverata con febbre e disturbi neurologici, vomito incoercibile e convulsioni. Siccome il prelievo del liquor era difficoltoso a causa delle convulsioni, analisi specifiche per la ricerca degli anticorpi anti-encefaliti da zecca sono state condotte. Data la reattività crociata di questi test, è stata disposta una ulteriore ricerca di tipo molecolare per identificare il materiale genetico dell'agente patogeno. Il virus West Nile è stato identificato. La donna è guarita dalla malattia e tuttora si trova in un reparto di riabilitazione. Un altro caso, un uomo di circa settant'anni, è probabilmente associabile al virus WN, almeno secondo i test preliminari.

H5N1 Update - Settimana 41

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, GERMANIA - Un focolaio epizootico causato dal virus H5N1 è stato identificato in Germania, secondo quanto riportano i servizi di stampa locali, il governo sassone e il rapporto inviato all'OIE dalle autorità veterinarie tedesche (fonte: CIDRAP). Il focolaio è stato scoperto durante una serie di controlli di routine negli allevamenti, ed ha sorpreso un poco gli esperti poichè nessuna informazione su casi in animali selvatici o domestici era stato notificato nei mesi recenti sia in Germania che nei paesi vicini, come la Polonia. L'allevamento si trova proprio al confine polacco, a Goerlitz e tutti gli animali verranno distrutti, anche se un unico animale era risultato positivo per l'H5N1. Leggi la notizia qui e qui.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TOGO - Rapporto all'OIE, nessun nuovo focoalio epizootico di H5N1 negli allevamenti del paese.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, CAMBOGIA - Rapporto all'OIE: nessun nuovo focolaio epizootico da H5N1 nel pollame.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, COREA DEL SUD - Rapporto di notifica immediata all'OIE: una epizoosi di influenza aviaria a bassa patogenicità sostenuta dal virus A/H5N2 in un allevamento di pollame. In precedenza, fonti di stampa avevano diffuso la notizia di un focolaio sospettando il ritorno del virus HPAI H5N1, già circolante durante la prima metà di quest'anno.

martedì 7 ottobre 2008

Sud Africa: epidemia di febbre emorragica, nessuna diagnosi precisa fino a questo momento - FluTrackers

Da alcuni giorni in Sudafrica un crescente senso di allarme è montato dopo che alcune persone sono morte di una febbre emorragica il cui agente causale non è ancora stato determinato.

Un primo paziente proveniente dallo Zambia era stato trasferito in un ospedale sudafricano poichè le sue condizioni richiedevano una assistenza più sofisticata. Il paziente è morto quasi subito dopo il ricovero. L'infermiere che lo accompagnava, un medico e un inserviente hanno poi sviluppato la malattia e sono in seguito deceduti con sintomi emorragici. Nonostante in Sudafrica esista un laboratorio specializzato nella diagnosi delle malattie di questo tipo (come Ebola, Marburg, Crimea-Congo) fino a questo momento gli esperti non sono stati in grado di isolare l'agente patogeno. Un certo di numero di persone che potenzialmente sono state in contatto con i pazienti, o il personale sanitario coinvolto, sono stati posti sotto sorveglianza sanitaria e alcuni messi in quarantena. E' stato richiesto l'aiuto dell'OMS e dei CDC USA.
Per ulteriori informazioni leggi qui
Da Flutrackers, moderatore Ironorehopper

Stati uniti d'america, alaska: Epidemia di adenovirus-14 (indagini preliminari) - FluTrackers

Una epidemia di infezione respiratoria acuta da adenovirus-14 è in corso in una isola dello stato USA dell'Alaska, secondo quanto riportano fonti giornalistiche locali.

Alcuni sanitari presenti sull'isola Principe di Galles (Prince of Wales Island) avevano notato un insolito incremento di sindromi febbrili respiratorie con complicanze bronco-polmonari già alla fine di settembre. Successivamente, almeno una trentina di persone avevano sviluppato la malattia, mentre i più gravi (forse sette) cominciavano a essere spostati in ospedali più attrezzati in altre aree dello stato. Un paziente sarebbe deceduto in seguito a polmonite virale da Ad-14, complice il fatto di essere già debilitato da insufficienza respiratoria cronica. Campioni biologici dei pazienti sono stati inviati al Centro per il Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta e dei suoi laboratori periferici; dai dati preliminari, un certo numero di campioni sarebbero risultati positivi al virus Ad-14. Questo patogeno, in passato, aveva già causato epidemie localizzate in caserme negli USA, di una certa gravità e con alcuni casi fatali in soggetti giovani senza storia di co-morbidità. Insistenti rumori riguardo l'epidemia in corso nell'isola Prince of Wales erano circolati durante tutto il fine settimana, mentre sul sito Flu Trackers si cercava invano di ottenere ulteriori informazioni dai residenti della zona. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito web del quotidiano locale

Notizia da Flutrackers: moderatore Ironorehopper

West Nile Virus: casi umani

Cominciano a comparire i primi casi umani di West Nile Virus.
Ecco la rassegna stampa:
Romagna Oggi
FluTrackers
Forum italiano di FluTrackers

Per informazioni sulla malattia:
West Nile Virus su Epicentro

lunedì 6 ottobre 2008

Cross-protection between successive waves of the 1918-1919 influenza pandemic: epidemiological evidence from US Army camps and from Britain

Il CIDRAP commenta lo studio apparso sul Journal of Infectious Diseases che ha comparato gli effetti protettivi dell'esposizione alla prima ondata epidemica al virus pandemico dell'influenza spagnola del 1918, in una serie di campi militari in USA e Gran Bretagna (leggi qui). Secondo i redattori dello studio, l'infezione virale contratta dai soldati durante la prima ondata avrebbe avuto gli stessi effetti di una vaccinazione, poichè il tasso di morbidità e mortalità negli stessi era stato estremamente contenuto durante la seconda ondata pandemica avvenuta in autunno dello stesso anno. Rispetto alle reclute che non erano state infettate nelle caserme durante la prima ondata, i più anziani avrebbero avuto una decisiva immunità nei confronti del virus autunnale, molto più virulento e maggiormente adattato per la diffusione interumana. La conclusione dei ricercatori è che se in futuro dovesse comparire un virus influenzale pandemico con una iniziale bassa mortalità, potrebbe essere opportuno lasciarlo circolare nella popolazione, che in questo modo avrebbe modo di conseguire una immunità parziale ma protettiva nei confronti delle varianti delle ondate successive con tutta probabilità più virulente e adattate alla diffusione in comunità.
Leqqui qui l'abstract della ricerca.

Influenza stagionale: Fukuda fa chiarezza

Il CIDRAP ha pubblicato un commento da parte dell'esperto OMS per l'influenza Keiji Fukuda sulla insolita circolazione di informazioni sui media di mezzo mondo su una possibile prossima stagione influenzale severa. Fukuda si è detto sorpreso da questa diffusione di informazioni inesatte, e ne ha dato colpa alla cattiva interpretazione dei dati diffusi dall'OMS e da altre autorità sanitarie sulla composizione del vaccino inattivato trivalente per la stagione 2008/2009. Quest'anno infatti la composizione vaccinale differisce da quella della stagione precedente perchè contiene tre ceppi (A/H1N1/Brisbane5907, A/H3N2/Brisbane1007, e B) mai inclusi prima; inoltre quello di quest'anno è stato un raro caso: l'OMS ha consigliato alle case farmaceutiche di sostituire tutti e tre i ceppi contemporaneamente. Di solito infatti si consiglia la sostituzione di uno soltanto dei tre sottotipi a causa dell'emersione di varianti drift poco reattive nei confronti degli anticorpi prodotti dal vaccino. La stagione influenzale nell'emisfero meridionale non è stata fin'ora particolarmente severa, anche in rapporto all'anno 2007, quando estese epidemie si erano verificate in Australia e Nuova Zelanda. Inoltre varianti dei ceppi circolanti attualmente (e inclusi nel vaccino) sono state isolate durante l'inverno 2007/2008 in Europa e Nordamerica. A questo si deve aggiungere la consueta difficoltà a prevedere l'andamento delle epidemie stagionali, previsioni spesso rese inutili dall'improvviso emergere di varianti più o meno virulente rispetto a quanto atteso dagli esperti.

Nel frattempo sulla rivista Pediatrics è apparso uno studio sulla prevalenza delle ospedalizzazioni e sulla mortalità infantile dovuta all'influenza stagionale umana e sulla presenza di co-infezioni batteriche in USA (leggi qui). Mentre il numero di casi fatali infantili varia di anno in anno, in relazione alla virulenza dei virus circolanti, la prevalenza di coinfezioni da Stafilococco aureo e delle sue varianti antibiotico-resistenti (MRSA) pare incrementare, per cui secondo i ricercatori sarebbe opportuna una maggiore sensibilizzazione dei genitori e dei pediatri rispetto al trattamento precoce delle infezioni febbrili durante le epidemie stagionali, che possono avere gravi conseguenze per i piccoli pazienti.

In ultimo riportiamo i dati aggiornati OMS sulla prevalenza di varianti del sottotipo A(H1N1) resistenti al farmaco antivirale Oseltamvir. Continua ad essere rilevata la presenza della mutazione H274Y che rende inutilizzabile il farmaco, anche nei più recenti isolamenti nell'emisfero meridionale (Camerun, Ghana, Costa d'Avorio, Seychelles e Sud Africa con 100% di isolati H1N1 resistenti), Argentina, Cile, El Salvador, USA, Uruguay, Giordania, Norvegia (6 su 8 isolati resistenti), Russia (45%), UK, Australia (25 su 26 isolati resistenti), Nuova Caledonia, Nuova Zelanda (1 su 1 resistente), Filippine (10 su 11 resistenti), Singapore, Hong Kong (97 su 583 isolati H1N1 resistenti, pari al 17%). Complessivamente, durante il secondo quadrimestre del 2008 (al 22 settembre), su 931 virus H1N1 isolati, 324 sono risultati resistenti all'Oseltamivir (il 35%).

H5N1 Update - Settimana 40

INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO, PAKISTAN - Il bollettino settimanale epidemiologico dell'OMS (Weekly epidemiological Record, ha pubblicato un resoconto sulle indagini epidemiologiche condotte da esperti OMS con la collaborazione dei CDC USA e delle autorità sanitarie pakistane durante l'epidemia di influenza aviaria che colpì un nucleo familiare nel novembre 2007. Complessivamente l'OMS ha scoperto cinque casi, di cui quattro confermati da analisi di laboratorio e uno probabile ma di cui non è stato possibile reperire campioni biologici perchè già sepolto al tempo delle indagini, tutti appartenenti alla stessa famiglia. I cinque fratelli, secondo il rapporto, si sarebbero infettati tramite contatto prolungato e ravvicinato gli uni con gli altri durante le fasi acute della malattia e non c'è prova che il virus H5N1 si sia trasmesso ai contatti dei pazienti, al personale medico ospedaliero e in comunità. Tutte le analisi per la ricerca degli anticorpi anti-H5N1 per gli altri familiari e contatti hanno dato esito negativo. La conclusione è che una probabile trasmissione inter-umana del virus H5N1 è avvenuta (con infezione di terza generazione) ma senza diffusione efficiente e sostenuta al di fuori del focolaio familiare e nella comunità tramite contatti casuali. Il caso indice aveva partecipato alla liquidazione di un focolaio epizootico di H5N1 in una fattoria senza le dovute precauzioni. Dopo aver sviluppato i sintomi classici dell'infezione umana da H5N1 (con polmonite virale acuta), era stato ricoverato in ospedale e assistito da uno dei fratelli. Gli altri si erano infettati presso l'abitazione dell'uomo quando era tornato dalla missione di liquidazione, condividendo anche la stanza da letto durante le fasi sintomatiche della malattia. Dei cinque casi, due sono deceduti, due hanno sviluppato la malattia ma sono guariti e uno è rimasto asintomatico ma le ricerche per gli anticorpi neutralizzanti hanno rivelato lo sviluppo di immunità contro il virus H5N1.

INFLUENZA AVIARIA NELLA AVIFAUNA SELVATICA, NIGERIA - La rivista dei CDC USA Emerging Infectious Diseases ha pubblicato uno studio sulla circolazione dei virus H5N1 nella fauna selvatica e domestica in Nigeria (leggi qui). Secondo i ricercatori, dopo l'introduzione del virus nel paese durante il 2006, sono stati isolati negli animali selvatici virus riassortanti, segno che l'H5N1 ha messo radici nell'area. Tuttavia anche i più recenti isolamenti hanno mostrato somiglianza genetica con quelli della prima introduzione rispetto ai virus circolanti altrove nel mondo. La conclusione è che probabilmente la reintroduzione del virus H5N1 dall'Africa all'Eurasia è un evento meno frequente di quanto si pensasse in precedenza.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TOGO - Il servizio informazione IRIN ha aggiornato sulla situazione epizootica nel paese africano del Togo (leggi qui) , dopo la identificazione di un focolaio di influenza aviaria H5N1 in un allevamento vicino la capitale. Fino a questo momento sono stati distrutti 17,000 animali nel tentativo di circoscrivere la diffusione del virus.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, VIETNAM - L'OIE ha ricevuto un rapporto sulla situazione epizootica in Vietnam (leggi qui). Nelle ultime settimane sono comparsi focolai di infezione da virus H5N1 in allevamenti di pollame e anatre nelle province di Dong Thap, Nghe An, Kien Giang, Ben Tre, Quang Ngai, Ca Mau per un totale di circa ottomila animali perduti.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, COREA DEL SUD - Nuovo focolaio epizootico H5N1 nel pollame in Corea del Sud (leggi qui)