mercoledì 14 novembre 2007

H5N1 in Inghilterra


Epidemia mortale di H5N1 in una fattoria inglese. Ecco le notizie:

12 novembre: viene divulgata la notizia, già abbattuti 5000 volatili, ulteriori test verranno effettuati per accertare la causa (si sospetta H5N1); per approfondire leggere qui.

13 novembre: confermato l'agente eziologico dell'epidemia inglese: H5N1; per approfondire leggere qui.

14 novembre: continua l'abbattimento dei volatili e tutte le misure previste per evitare che l'epidemia si estenda; per approfondire leggere qui.

Ovviamente si teme che la malattia possa diffondersi.
Nei dieci km della zona di sorveglianza, attorno alla fattoria colpita, ci sarebbero 4 milioni di uccelli, fra tacchini, polli ed oche. Mentre nella zona del Suffolk e nel vicino Norfolk sarebbero presenti circa 25 milioni di esemplari, la maggior parte di questi sono mantenuti indoor e dunque non dovrebbe essere possibile il contagio.

Ultimi episodi del genere si erano registrati quest'estate, in Repubblica Ceca e Germania .

sabato 10 novembre 2007

La Pandemia Influenzale e la Linea Maginot della Sanità Pubblica



Revere (Effect measure) scrive sempre cose molto sensate e condivisibili. Ma quello che ha scritto l'8 novembre è un capolavoro.
Leggi qui il post: Public health's Maginot Line
Il succo del discorso è il seguente: nessuno mette in discussione l’importanza dei vaccini e degli antivirali ma la gran parte delle risorse spese per la preparazione alla pandemia influenzale è stata rivolta a vaccini ed antivirali. La cosa più logica sarebbe investire nei servizi routinari della sanità pubblica, perché in fondo il buon utilizzo dei vaccini e degli antivirali dipenderà anche (soprattutto?) dal buon funzionamento del sistema di sanità pubblica.
Così le strategie con vaccini e antivirali appaiono come la Linea Maginot della Sanità Pubblica. Efficaci se il nemico cercherà di invaderci oltrepassandola ma se il nemico dovesse aggirarla (e sono proprio i virus a mutare raggirando i vaccini e soprattutto gli antivirali)… saremmo senza aiuto ed indifesi.
Non si può parlare solo ed esclusivamente di vaccini pandemici o pre-pandemici e antivirali. I sistemi di sorveglianza, la comunicazione, il sistema di allerta, il sistema di laboratorio, la funzione epidemiologica, l’assistenza sanitaria, i servizi vaccinali, ogni giorno impegnati nelle vaccinazioni tradizionali, vanno potenziati ora che siamo in tempo di pace, in accordo con il famoso detto: la guerra si prepara in tempo di pace.

venerdì 9 novembre 2007

Numeri che fanno riflettere

A proposito di vaccinazione anti-influenzale e personale sanitario.
I quotidiani "Doctornews" e "Farmacista 33" hanno lanciato un sondaggio molto interessante.
Tramite il sondaggio si chiedeva a medici e farmacisti se questa stagione si sarebbero vaccinati.
Ecco i risultati:
Nella stagione 2007 - 2008 oltre la metà dei medici e dei farmacisti italiani (65 per cento) si vaccinerà contro il virus dell'influenza. Il 57 per cento "sicuramente", e l'8 per cento "molto probabilmente".
Tra gli intervistati, solo il 27,8 per cento ha detto "no" alla vaccinazione, e un restante 7,2 per cento non ha preso posizione, dichiarandosi "indeciso".
Nello specifico, ecco i dati disaggregati per professione:
Medici (n. 1300)
61,9 % sicuramente si vaccinerà
8,8 % molto probabilmente si vaccinerà
25,8 % sicuramente non si vaccinerà
3,6 % non sa
Farmacisti (n. 800)
48,7 % sicuramente si vaccinerà
7 % molto probabilmente si vaccinerà
31,3 % sicuramente non si vaccinerà
13 % non sa
(Fonte: DoctorNews)

Questi dati hanno ovviamente un valore limitato e di certo non possono essere considerati rappresentativi di tutti i medici e i farmacisti. In particolare potrebbe sottostimare gli incerti che per disinteresse non hanno risposto al sondaggio. Di conseguenza le percentuali di chi si vaccinerà e di chi non si vaccinerà potrebbero essere sovrastimate.

Penso che gli operatori sanitari impegnati istituzionalmente nel promuovere la vaccinazione anti-influenzale abbiamo dei dati su cui riflettere. Il 12% dei medici e il 20% dei farmacisti è indeciso o incerto: la loro vaccinazione sarebbe un passo in avanti nella lotta all'influenza stagionale, malattia prevenibile che ogni anno fa danni e talvolta, inaccettabilmente, vittime.

mercoledì 7 novembre 2007

La parola a Donato Greco



Ecco le parole di Donato Greco, Direttore Generale del Dipartimento Prevenzione e Comunicazione del Ministero della Salute e Direttore del Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM), intervenuto all'Istituto superiore di sanità (Iss) in occasione della V conferenza internazionale sulla sorveglianza dei fattori di rischio comportamentali.

"Il virus è arrivato in Europa - dice - ma non in Italia. Per il nostro Paese è troppo presto, abitualmente infatti - spiega - ce lo aspettiamo per la fine di novembre. E si sa, l'influenza è un orologio preciso. Raggiunge il suo apice nella terza settimana di gennaio e se ne va a fine marzo". La campagna vaccinale "è partita", assicura, e "il vaccino è quello giusto. Ed è già stato distribuito nelle farmacie e nelle Asl in questi giorni, gratuito per gli over 65 e i bambini con malattie. Ma - aggiunge - diamo una mano anche al Paese. L'influenza ci costa una 'tombola' in milioni di casi di lavoro perso, concentrati in poche settimane. Per cui gli operatori di servizi utili, a partire da insegnanti, medici, conducenti di mezzi pubblici e poliziotti dovrebbero vaccinarsi. Il periodo migliore resta quello tra il primo novembre a Natale".

Qualche considerazione da parte mia.
Quest'anno, per la prima volta, mi vaccino. Perchè non l'ho fatto negli anni passati?
  1. Per ignoranza;
  2. perchè essendo un medico di sanità pubblica non mi è mai capitato di stare a contatto con molti pazienti;
  3. perchè non mi sono mai chiesto se era importante vaccinarsi;
  4. perchè nessuna campagna informativa/comunicativa mi ha fatto riflettere sull'importanza della vaccinazione.

Perchè lo faccio quest'anno?

  1. Perchè ho capito l'importanza strategica della vaccinazione degli operatori sanitari;
  2. perchè potrei venire a contatto con molte persone, quindi potrei essere contagiato e contagiare altri;
  3. perchè l'influenza "mette ko" e non mi va di stare male;
  4. perchè potrei essere impegnato in lavori interessanti e l'influenza potrebbe indurmi a perdere intere giornate di lavoro.

Stagione influenzale 2007 - 2008



Ecco le raccomandazioni ministeriali per la stagione influenzale 2007 – 2008

Ed ecco il nuovo sito della rete InfluNet, che prevede la pubblicazione di bollettini settimanali della sorveglianza della sindrome influenzale a partire dal 24 ottobre 2007

lunedì 5 novembre 2007

Indonesia 90


L'ultima vittima dell'H5N1 è, tanto per cambiare, indonesiana.
Il numero delle vittime in Indonesia sale a 90 (dal 2003).
La notizia qui (Fonte: Reuters).